Nell'ultimo orizzonte lo sguardo si fermò,
nell'ammirare gli infiniti spazi
che la montagna al poeta regalò,
i colori si allontanavano tristi
per lasciare il posto alle insidie della notte
dove si esprime l'anima di un poeta stanco,
nella lontananza un volto si svela,
quello di un Angelo che sorridente gli apparve,
senza indugiare gli tese la mano per allontanarlo
da quel cielo nero e sospinto. Lasciando cadere
la sua vecchia penna, il poeta esclamò la sua
unica tristezza, quella di non poter più scrivere.
- Carmelo Vaccaro
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